Se abbiamo un e-commerce il nostro obiettivo primario è ovviamente vendere! Aumentare le vendite del nostro shop è quindi il principio che guida le nostre strategie di marketing.
Ma per raggiungere al meglio questo obiettivo dobbiamo tenere conto dello scenario in cui ci muoviamo. Di quello che cercano le nostre buyer personas, di quando lo cercano, di quali dubbi hanno rispetto al prodotto. Prestare attenzione a tutti questi aspetti è ciò che può rendere la nostra strategia di vendita più o meno efficace.
Per pianificare campagne pubblicitarie efficaci che ci portino ad aumentare le vendite di un prodotto o di una categoria di prodotti o che abbiano come obiettivo il lancio di un nuovo prodotto on line, infatti, è essenziale partire dai dati che alcuni strumenti ci mettono a disposizione.
In questo articolo vedremo quindi come, analizzando i dati – ad esempio le tendenze e i picchi di interesse nel medio/lungo periodo o alcune indicazioni sugli utenti (come età, dispositivo, abitudini) – possiamo ideare e pianificare delle campagne adv su Google Ads più efficaci e con conversioni più alte.
Google Trends: analizziamo le tendenze di ricerca
Inseriamo la nostra chiave di ricerca su Google Trends per vedere la tendenza di ricerca degli utenti negli ultimi 12 mesi. Questo ci aiuta a individuare eventuali picchi di interesse che potremmo sfruttare a nostro favore laddove volessimo, ad esempio, spingere il prodotto con campagne pubblicitarie online oppure ci può suggerire aree geografiche di particolare interesse per campagne geolocalizzate.
Vediamolo con un esempio: diciamo che siamo uno shop specializzato in gioielli maschili e stiamo pianificando una campagna per spingere la vendita dei gioielli uomo, in particolare dei bracciali.
Inseriamo su Google Trend keyword “bracciali uomo” e vediamo le tendenze nel 2020.
Come prevedibile, c’è un picco di interesse importante tra la fine di novembre e il 26 dicembre, certamente legato ai regali di Natale. Questo è certamente un buon momento per partire con una campagna pubblicitaria o magari per proporre un nuovo prodotto, ma dobbiamo anche tenere conto che sarà anche un momento in cui la concorrenza sarà altissima e quindi anche le aste per gli annunci.
Dal grafico vediamo come altri momenti interessanti durante l’anno (picchi meno alti, ma comunque con ricerche in crescita) si possono individuare nelle prime due settimane di febbraio, che precedono San Valentino, e nel periodo estivo, soprattutto nel mese di luglio. Questi sono altri due momenti da testare per le nostre campagne.
Ma da Google Trends noi possiamo anche vedere dove questo picco è maggiore.
Nel nostro esempio dei bracciali uomo vediamo infatti che la Puglia spicca per interesse sulla ricerca in oggetto e in generale è una chiave interessante soprattutto per le regioni del Sud e delle isole. Questo dato potrebbe essere sfruttato su possibili campagne geolocalizzate o aggiustamenti di offerta.
Un’altra informazione molto interessante che possiamo ricavare da Google trends riguarda eventuali argomenti o ricerche associate. Possiamo vedere, ad esempio, alcuni degli argomenti principali cercati dagli utenti che hanno cercato il termine inserito e possiamo vedere delle query associate.
Qui possiamo individuare delle correlazioni utili con il nostro prodotto o se abbiamo un e-commerce multibrand potremmo farci anche un’idea delle marche più in tendenza.
Google Trends ci fornisce quindi un quadro d’insieme molto interessante per individuare i periodi con un maggiore interesse, in termini di ricerche online, da parte degli utenti per i nostri prodotti o servizi durante l’anno.
Questa fotografia è un ottimo punto di partenza per pianificare la nostra strategia di marketing. Ma è solo l’inizio! 🙂
Analizziamo domande o eventuali richieste di informazioni
Oltre alle tendenze di ricerca e a eventuali picchi di interesse, una cosa molto interessante è, poi, analizzare quello che gli utenti si chiedono sul nostro prodotto.
Scoprire quali sono i loro dubbi più comuni è utile perché possiamo prevedere degli articoli di approfondimento nel nostro blog, o magari possiamo pensare di inserire un approfondimento all’interno della scheda prodotto.
Ma come individuare eventuali domande o dubbi che riguardano il nostro prodotto? In diversi modi. Possiamo utilizzare tool gratuiti, come ad esempio Answer The Public che, in base al nostro termine di ricerca, ci offre una serie di possibili domande fatte dagli utenti a Google. Un altro strumento che ci viene in soccorso allo stesso modo è SeoZoom, anche se in questo caso la versione gratuita del tool è molto parziale.
Dalle nostre ricerche su Answer the public sempre relative ai “bracciali uomo” scopriamo che le domande più frequenti sono relative a “come indossarli” o “dove trovarli”. Vediamo anche che, nella coda lunga, questo termine di ricerca è associato spesso con alcune festività come “san valentino”, ma anche la “festa del papà” o ad alcuni eventi particolari come “anniversario” o “festa di laurea”.
Tutto questo ci aiuta a indirizzare i nostri contenuti per fare in modo che rispondano al meglio ai bisogni di acquisto degli utenti.
Analizziamo intenti di ricerca e volumi
Partendo da questi primi suggerimenti passiamo poi ad analizzare volumi e tendenze durante l’anno con un tool specifico. Anche in questo caso, ne possiamo utilizzare diversi come abbiamo visto nell’approfondimento relativo alla scelta delle keywords. In questo caso utilizziamo Ubersuggest, ma anche il Keyword Planner di Google Ads è molto interessante soprattutto perché si tratta di dati che ha in pancia lo stesso Google e perché possiamo fare ricerche anche per paesi e periodi personalizzati.
Con Ubersuggest controlliamo i volumi delle ricerche, ma anche come queste si distribuiscono nel tempo e anche se il dato anagrafico ha una qualche incidenza per il nostro prodotto.
Intanto vediamo subito come “bracciali uomo” ha un volume di ricerche molto alto ma anche una concorrenza non da poco. Quindi sicuramente lato posizionamento organico è meglio puntare su query più specifiche dove il volume di ricerche è più basso, ma allo stesso tempo la possibilità di arrivare in prima pagina è più alta soprattutto se abbiamo un piccolo shop o uno shop molto giovane e non ancora autorevole.
Se guardiamo i dati, invece, per pianificare delle campagne a pagamento, vediamo che, confermando le stime di Google Trends viste in precedenza, un momento dell’anno importante per volumi di ricerca è sicuramente il periodo invernale da novembre a febbraio con un lieve aumento anche nei mesi di luglio e settembre.
Un altro dato che ci fornisce Ubersuggest, (solo per keywords con un certo volume di ricerca però) e a cui può essere interessante prestare attenzione, riguarda la fascia d’età degli utenti che effettuano la ricerca. Nel nostro esempio, il 52% degli utenti che cercano “bracciali uomo” ha tra i 25 e i 34 anni e questo è un dato sicuramente da tener presente per la realizzazione delle nostre campagne, non solo nella scelta del target e nell’aggiustamento delle offerte, ma anche adeguando anche grafiche e tono di voce se facciamo delle campagne video o display.
Un altro dato interessante è che il 60% delle ricerche arrivano da desktop e questo anche è un dato da considerare ad esempio negli aggiustamenti di offerta per dispositivi su Google Ads.
Conclusione: dall’analisi allo sviluppo della strategia di marketing
Tirando le somme, nei vari step qui proposti (che non sono ovviamente esaustivi delle analisi che possiamo fare rispetto al nostro prodotto) possiamo pianificare una strategia di marketing “consapevole” per promuovere o vendere il nostro prodotto.
Nel caso dei “bracciali uomo” del nostro esempio, abbiamo ottenuto informazioni rilevanti: intanto sappiamo che il momento migliore dell’anno per fare campagne online è sicuramente il periodo invernale, in vista del Natale e di San Valentino, ma se abbiamo poco budget potrebbe non essere l’ideale per noi. Possiamo preferire, quindi, il periodo estivo tra luglio e settembre, dove il picco di interesse è meno alto, ma ci sarà probabilmente anche meno concorrenza nelle aste rispetto al periodo prenatalizio e una maggiore visibilità della nostra campagna.
Abbiamo anche visto come l’interesse per questa keywords sia maggiore nelle regioni del Sud e nelle isole, quindi possiamo pensare a geolocalizzare la nostra campagna (soprattutto se non abbiamo molto budget).
Possiamo poi legare le nostre campagne a festività particolari come la Festa del papà o San Valentino, ma non tralasciamo anche eventi di vita” come anniversari e lauree: su questo possiamo andare ad approfondire più nel dettaglio il dato e analizzare periodi e volumi di ricerca.
Abbiamo anche visto che gli utenti che cercano “bracciali uomo” hanno in maggior parte tra i 25 e i 34 anni e le ricerche arrivano principalmente da desktop. Anche questi sono dati che dovremmo considerare nello sviluppo delle campagne.
Chiaramente poi per ogni ricerca correlata si può scendere ancora più nel dettaglio e avere un’analisi molto più ampia dettagliata di questa che vi ho presentato oggi. Ma il succo della questione, nonché l’obiettivo di questo articolo, è farvi comprendere come dietro una strategia di vendita online c’è l’analisi dei dati!
Analisi dei dati che può riguardare, come nel nostro caso, lo scenario “esterno” al nostro shop ma che può – e deve – anche riguardare i nostri utenti e tutto quello che avviene all’interno del nostro shop, come si muovono, dove cliccano, cosa guardano, cosa comprano, ecc.. Ma questo è un altro universo! 🙂
E tu per il tuo shop fai analisi di questo tipo prima di pianificare e attivare campagne online? Se hai bisogno di un supporto in questa fase preliminare di analisi, non esitare a contattarci! Saremo felici di darti il nostro supporto!